
Possiamo affermarlo con una certa sicurezza? Realizzare un pavimento in marmo o granito è sempre un opera prestigiosa. È qualcosa che renderà la nostra casa estremamente particolare e dotata di quel tocco esclusivo e personalizzato.
Un pavimento in marmo può essere realizzato usando le classiche piastrelle disponibili in diversi formati: dal più classico "formato per pavimento" 30×30cm oppure 30×60cm arrivando persino ad utilizzare lastre in formati più grandi quali 40×40cm o 60×60cm. Realizzare un pavimento in marmo utilizzando lastre di 1,5cm o 2cm di spessore offre poi diverse possibilità per poter usufruire di dimensioni ancora maggiori.
Inoltre, le tecniche e gli strumenti per la posa nel corso degli anni si sono evoluti moltissimo, grazie anche all’esperienza e alla ricerca delle case produttrici di collanti. Ma quali sono le caratteristiche adeguate ad un collante per marmo?
Sicuramente una qualità fondamentale richiesta -e imprescindibile!- è quella di non essere eccessivamente abrasivo, per non rischiare di penetrare ed essere assorbito dal materiale andando così a macchiare la nostra lastra.
Oggi sul mercato esistono veramente moltissimi prodotti da utilizzare per la posa di marmi e graniti. Esiste solo l’imbarazzo della scelta, ma sulla base della nostra esperienza consigliamo gli ottimi Kerakoll H40 Flotex (semirapida per i pavimenti) e H40 Rapid (rapida per i rivestimenti). Questo senza chiaramente voler discriminare ulteriori ottimi prodotti presenti sul mercato, ma semplicemente sulla base delle esperienze positive con i suddetti materiali.
I marmi e le pietre sono prodotti naturali e per questo presentano variazioni cromatiche -come le venature e lievi o accentuate sfumature di colore- che dipendendo dalla tipologia di pietra e sono proprio queste caratteristiche che rendono questo tipo di prodotto veramente unico. È poi la bravura di esperti posatori a far si che il lavoro di posa esalti la bellezza dei materiali scelti.
Graniti e pietre naturali si adattano agli usi più svariati, tra cui pavimenti, rivestimenti, zoccolature, scale, piani cucina, piani bagni, piatti docce e moltissimi altri ancora. Cosa comporta però effettivamente il suddetto processo di posa? Per molti è ancora un punto oscuro tra l'acquisto del materiale e il risultato ottenuto. Vediamo come si svolge.
Una premessa importante
I fondi di posa: massetti ed intonaci.
I supporti devono essere planari (massetti per pavimenti) o a piombo (muri intonacati per i rivestimenti) devono essere stabili e puliti e bisogna assicurarsi che non vi siano rasature da croste di cemento, polvere, oli o altre sostanze che potrebbero causare il distacco del materiale.
Si può parlare di fondo pronto alla posa solo quando l’umidità residua ha raggiunto valori inferiori al 2,5-3% per i fondi di cemento e allo 0,5-1% per i massetti o intonaci con base gesso. Bisognerebbe comunque posare i marmi solo ad avvenuta maturazione dei sottofondi (ovvero, almeno 28 giorni per i massetti realizzati con sabbia e cemento).
Per pavimenti che necessitano di essere posati velocemente, possiamo comunque impiegare massetti premiscelati con leganti a indurimento e idratazione rapidi che per la loro bassa umidità consentono le pose e i rivestimenti di marmo in poche ore.
Le operazioni di posa
Può essere superfluo dirlo, ma l'aspetto fondamentale per realizzare una buona posa di marmi per pavimenti e rivestimenti è che venga prestata la massima attenzione e cura in ogni passaggio della lavorazione.
Ciò si concretizza in un altro semplice aspetto: il buon posatore deve garantire la riuscita della posa e per questo ha il compito di eseguire prima di quest'ultima tutti controlli necessari che stabiliscano il grado di planarità, stabilità e di consistenza del fondo insieme al tenore di umidità residua del supporto.
Per un risultato che soddisfi il nostro gusto estetico è importante che il materiale da voi scelto venga prima di tutto controllato e selezionato, per verificare, destinare a ritagli o eliminare quella parte di esso che non riscontri il nostro gusto.
I metodi di fissaggio e posa possono essere poi molto diversi tra loro. Questo dipende dal cantiere e dai tipi di prodotti trattati e per questo è importante valutare il tutto insieme all’impresa che eseguirà concretamente i lavori, insieme ovviamente ai posatori finali. La posa dei marmi (e delle pietre in generale) può avvenire utilizzando il prodotto finito (cioè già lucidato), oppure di forma grezza (piano sega) o ancora levigato per poi procedere alla piombatura (lucidare) finale.
Per un esempio concreto, i materiali di MarmiWeb vengono posati o a fresco, posando direttamente le marmette sul massetto appena fatto, oppure attraverso l’uso di collanti premiscelati. Consigliamo inoltre di posare inizialmente a secco almeno alcuni metri quadrati di pavimento: così facendo si potrà vedere un primo effetto del lavoro finito.
È importante aggiungere che lo scarico dei bancali deve avvenire quando possibile con carrelli elevatori o gru che siano munite di apposite forche. Ricordatevi di avere la massima cura quando si procede all'apertura delle confezioni o dei bancali delle marmette per evitare spiacevoli sbeccature o graffi sulle stesse.
Il medito di posa più utilizzato (e consigliato) è quello di effettuare la posa a colla, effettuata su massetto asciutto. Come già detto, alcune delle colle da noi utilizzate e consigliate sono le Kerakoll H40 Flotex (semirapida per pavimenti) e Kerakoll H40 Rapid (rapida per rivestimenti). Posando piastrelle di marmo possono essere usati dei distanziatori a crocetta, lasciando una fuga di 2 o 3mm. Questa operazione dipende semplicemente dall’effetto finale desiderato, il marmo può chiaramente anche essere posato senza fuga per un effetto a "lastra unica".
La stuccatura finale
La stuccatura delle fughe è l’operazione che conclude la posa e di consueto si esegue utilizzando stucchi già preparati e premiscelati. Ciò nondimeno si può procedere alla realizzazione di stucchi miscelati artigianalmente per ottenere una tonalità di colore il più adeguata possibile al marmo già posato.
Esistono diverse tecniche di stuccatura: la più classica è quella della spugnatura, che va effettuata per piccole superfici per volta, bagnando preventivamente le marmette e, dopo la stuccatura si procede ad una pulizia completa prestando molta attenzione a rimuovere bene e completamente tutti i residui di stucco prima che indurisca e renda ancora più complessa l’operazione di pulizia. In questo caso, l'operazione di pulizia dello stucco deve essere effettuata con estrema accuratezza per non inficiare sulla qualità del risultato finale.
Pulizia e manutenzione
Il lavaggio va effettuato usando esclusivamente detergenti neutri. Spesso la saggezza popolare consiglia una miscela di acqua ed alcool, ma in ogni caso è importante evitare e prestare comunque molta attenzione all’uso di tutti i prodotti acidi e anticalcare. A questo proposito puoi scaricare gratuitamente la nostra Guida di Manutenzione del Marmo.
Una volta ultimata l’operazione di pulizia del pavimento e quest’ultimo risulta ben pulito e asciutto, è possibile effettuare il trattamento protettivo antimacchia.
Si procede stendendo il prodotto con un panno, vaporizzando oppure a pennello un prodotto idro-oleo-repellente. Su tutte le finiture consigliamo vivamente dopo la posa di eseguire un trattamento idro-olio-repellente per scongiurare l’assorbimento dell’inquinamento atmosferico, ma soprattutto per evitare di danneggiare irrimediabilmente il materiale con l’uso di caffè, olio o vino quando utilizzato per piani cucina. Un prodotto da noi consigliato è ad esempio Hidrobravo. Solo con un pavimento ben pulito, è possibile effettuare poi la successiva ceratura per un ulteriore e miglior manutenzione dei nostri pavimenti.
Autore:
Questo articolo è stato scritto da Massimo Scalese di MarmiWeb.it. MarmiWeb è una realtà decennale che opera nel settore vendita marmi e graniti, la cui cura del cliente e la qualità del risultato sono le principali priorità.